Anche per il 2022 la raccolta dello zafferano è ultimata; tiriamo le somme della produzione la quale ci appare sempre troppo esigua rispetto alla dedizione necessaria per ottenerla, ma poi analizziamo il valore potenziale del prodotto “grezzo” e ci accorgiamo che il conto economico è assolutamente positivo.

Ma perché scegliere di coltivare lo zafferano (Crocus sativus) piuttosto che indirizzare la produzione verso colture più usuali e con minore impiego di manodopera, le quali probabilmente appaiono di più facile applicazione?

Tralasciando in questa sede le caratteristiche agronomiche della coltura, che approfondiremo in altri articoli, oggi ci interessa analizzare le motivazioni produttive che precedono tale scelta colturale le quali scaturiscono da un’analisi di dettaglio delle varie componenti produttive a disposizione dell’impresa, ovvero:

  • ampiezza dei terreni a disposizione;
  • disponibilità di manodopera;
  • disponibilità d’acqua ad uso irriguo;
  • disponibilità di macchinari ed annessi agricoli;
  • caratteristiche dei suoli e loro vocazione specifica.

Qualora l’azienda di cui abbiamo disponibilità presenti superficie limitata, non disponga di acqua ad uso irriguo o perlomeno ne voglia limitarne l’utilizzo per il contenimento dei costi di gestione e per il risparmio della risorsa, qualora non disponga dei necessari macchinari ed attrezzature per l’esecuzione delle operazioni agronomiche su grandi superfici, o non disponga di strutture adatte per il ricovero delle stesse attrezzature o dei mezzi di produzione, per cercare di renderla economicamente produttiva diviene necessario esplorare tipologie di conduzione e linee di produzione “meno usuali” al fine di poter massimizzare la redditività degli appezzamenti a disposizione.

Rispetto all’esperienza maturata è proprio in questi casi che si colloca la coltivazione dello zafferano il quale presenta i seguenti vantaggi “organizzativi e produttivi”, ovvero:

  • non necessita d’interventi irrigui, permettendo il contenimento della spesa  la quale, negli ultimi anni, è divenuta voce essenziale all’interno dei bilanci aziendali;
  • non necessità di macchine ed attrezzature rilevanti per la coltivazione, in quanto la maggior parte delle operazioni deve essere effettuata “a mano” o con l’ausilio di piccoli mezzi meccanici di facile reperibilità e basso costo;
  • il prodotto secco è facilmente conservabile e non deperibile e questo ne facilita lo stoccaggio e la commercializzazione, svincolando l’azienda dal conferimento immediato;
  • oltre al prodotto primario costituito dai pistilli, un’entrata secondaria può essere rappresentata dalla vendita dei bulbi (estrazione e ripiantumazione ogni anno);
  • dato il volume contenuto del prodotto finito, le aree necessarie per lo stoccaggio dello zafferano essiccato e dei sui imballi è limitato.

Rispetto ad altre tipologie di prodotto che possono essere vendute direttamente ad intermediari commerciali, il valore economico dello zafferano (e di altre coltivazioni simili) è indirizzato dal marketing che deve definire un brand ed una strategia di vendita al fine di aggiungere ulteriore valore ed appetibilità commerciale. Solo così si possono ottenere i rendimenti economici attesi, attivando una commercializzazione diretta del prodotto finito. Tuttavia credo fermamente che questa tipologia di coltivazione, in aziende di piccole dimensioni o in aziende a vocazione ricettiva,. permetta di veicolare un prodotto di grande valore commerciale e di grande suggestione ambientale e paesaggistica, massimizzando la redditività anche di appezzamenti di piccole dimensioni.

Operando scelte consapevoli si può diversificare la produzione o iniziare una nuova attività produttiva anche con una piccola superficie, tuttavia le scelte produttive devono sottendere a valutazioni agronomiche di dettaglio perché ogni terreno ha la propria vocazione produttiva, la quale va assecondata, pertanto se l’argomento ha suscitato interesse lo studio è a vostra disposizione per una consulenza specifica, necessaria per definire se questo può essere il vostro futuro produttivo o se viceversa avete altre opportunità da cogliere.

 

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